DALLA LA PIANA DEL GAVER
ALLA PIANA DI BRUFFIONE
Escursione con le ciaspe

Silvano, Mario e Luigi alla partenza Sullo sfondo il Cornone di Blumone Silvano e Luigi Il Blumone dal sentiero Marco, Luigi e Gigio provano la neve
Gigio, Luigi e Mario si inoltrano nel bosco Si comincia a salire, sotto il parcheggio Paesaggio incantato, solo orme di capriolo Sul fondo valle la Val Dorizzo Sta per presentarsi la Piana di Bruffione
Luigi e silvano incantati... Mario sta per immortalare.... ...la caduta di Luigi Ecco che si rialza Silvano sembra incantato dalla Piana
Ecco la Malga Bruffione Il Passo del Bruffione In mezzo alla piana la strada militare II Guerra Mondiale Intorno alla Malga solo tracce di animali Ombre
Silvano e Mario pronti per lo spuntino Gigi sta preparando... Mario ha quasi finito Guardando le nostre tracce decidiamo che è il momento di ritornare Luigi, Mario e Gigio sulla via del ritorno
Silvano si è fermato a fotografare una tana di un animale Un ultima occhiata alla piana Ecco raggiunti gli amici all'inizio del bosco Mario non smette di fotografare Il Monte Misa
Mario e Silvano sempre ultimi Cominciamo a vedere il fondo valle Le tracce dietro a noi Siamo quasi alla fine dell'escursione Scintillio di neve

Il nostro "status" di pensionati ha anche qualche aspetto positivo. Ci permette di poter programmare la nostra attività escursionistica in montagna senza necessariamente muoverci durante i fine settimana. Possiamo tranquillamente trascorrere i week-end con mogli, nipotini ed amici (quelli pigri) per poi scatenarci nei giorni successivi nelle nostre "insensate" fatiche. 
Naturalmente non manca mai il tempo per riunirci per programmare l'attività. Così è stato anche per la nostra prima avventura con le ciaspe.
Qualcuno aveva letto su un quotidiano locale di un paio di raduni di "cispolatori". Luigi chiede, provocando una risata collettiva, "Cosa sono 'ste ciaspe?". Dopo le dovute spiegazioni tecniche la risposta alla domanda "Proviamo anche noi?" è entusiastica e collettiva. Detto Fatto! Una telefonata al negozio di attrezzature da neve in Valle Dorizzo; vista la disponibilità si decide che quello sarebbe stato il nostro nuovo terreno di gioco. Tanto per cominciare decidiamo di andare in una zona già frequentata da qualcuno di noi nel periodo estivo. Silvano propone un'escursione nella zona della Piana di Bruffione in quanto c'è già stato alcune volte nel periodo estivo. 
Bene ora si può partire.

Oggi è martedì. Arrivati in Gaver troviamo tantissima neve. Nei tre giorni precedenti la neve è caduta continuamente accumulando uno spessore di 60 cm. Il termometro è sceso fino a -16/-17 gradi e la neve si è mantenuta farinosa. Giornata bellissima; non c'è una nuvola. Silvano ci informa che giornate così in queste zone sono molto rare. Siamo stati molto fortunati.

La compagnia è composta da Silvano, Luigi, Mario ed ovviamente dal  sottoscritto. Mario è una new-entry mentre manca Giovanni (da Bari) incavolatissimo per non essere presente a causa di impegni imprevisti. 
Parcheggiamo l'automobile dopo gli impianti di risalita di Misa. Iniziano i preparativi. Dopo aver litigato un po' con gli attrezzi, si parte. Scendiamo per una stradina fino ad attraversare il torrente Caffaro. Si comincia a salire. Dopo i primi passi ci rendiamo conto che più che una passeggiata ci aspetta una faticaccia. Infatti nonostante le ciaspe si sprofonda per almeno 30 cm.
Non importa. Mi metto in testa al gruppo a far traccia e "tirare". Gli altri seguono; ogni tanto ci diamo il cambio in testa al gruppo in modo di consentire all'apri strada di turno di riprendere il fiato.


Ogni volta che si esce dal bosco incontriamo delle piccole slavine da superare che rendono la marcia ancora più dura e difficile. Con un bel po' di fatica e coraggio superiamo anche la Valle delle Marmotte dove la neve ha coperto completamente il sentiero. Appena superata questa piccola valle si presenta con grande soddisfazione la Piana di Bruffione. Lo spettacolo ci entusiasma ed emoziona; ci fermiamo a scattare foto pur sapendo che quello che verrà impresso non riuscirà mai a descrivere tanta bellezza, i colori, i profumi e il silenzio di questo luogo, dove noi per primi abbiamo calpestato il manto bianco. Un occhiata in giro ci fa notare solo tracce di animali.
Raggiunta a fatica la Malga Bruffione ci liberiamo di zaini e ciaspe. Ora ci concediamo un meritato spuntino: pane fresco, mortadella e del buon "Lugana" che Silvano si era messo nello zaino. Rifocillati, ci dedichiamo ad ammirare il panorama che ci circonda: dietro a noi il Cornone di Blumone con i suoi 2900 m, il Monte Bruffione 2567 m e l'omonimo Passo 2154 m e Cima Boia 2583 m.
Panorama veramente bellissimo ed unico.


Prima di riprendere il ritorno il "Gruppo" si vincola con una promessa: la prossima volta arriviamo fino ai bellissimi laghetti di Bruffione a quota 2000 m.

Il ritorno al punto di partenza oramai non ci può più riservare sorprese. Ma non mancano nuovi spunti per scattare altre fotografie o per ammirare l'ambiente che ci circonda.
Non senza fatica arriviamo finalmente all'automobile. Una giornata "dura" (siamo o non siamo dei pensionati?) ma bellissima.

 

(Il racconto della giornata è dell'amico Gigio)

 

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Musica di sottofondo: "Senza fine" - Gino Paoli