FREERIDE
IN DOLOMITI

Marmolada - Arabba -Colac -
Sassolungo - Sella - Alta Badia - Lagazuoi - Cinque Torri - Tofane - Faloria - Cristallo

 

Autore:

Francesco Tremolada

Casa editrice:

Versante Sud

Anno pubblicazione:

dicembre 2009

Pagine:

448

Formato:

cm. 15 x 21

Prezzo:

€ 31,50

Cartina:

non disponibile

Questo libro è l'evoluzione della precedente edizione del 2004: sono stati aggiornati tutti gli itinerari precedenti, con l'aggiunta di nuove foto e la descrizione di diverse varianti, inoltre sono stati aggiunti 45 itinerari, molti dei quali assolutamente inediti e ben tre aree completamente nuove. In totale sono descritti 100 itinerari, che si sviluppano nell'area delle Dolomiti centro orientali e che si dividono tra i capitoli: Marmolada, Arabba, Sassolungo, Sella, Alta Badia, Lagazuoi - Cinque Torri, Tofane e Faloria, Cristallo.
Ogni itinerario è corredato da una nuova scheda, che riassume le caratteristiche tecniche fondamentali, oltre  numerose fotografie a colori con i tracciati delle salite e discese.
Francesco Tremolada vive con la sua famiglia in Dolomiti dove svolge a tempo pieno la professione di Guida Alpina nella scuola di alpinismo Alta Badia Guides di Corvara.
La passione per la montagna lo ha portato sulle nevi dell'Himalaya, delle Ande, del nord America e del Caucaso, ma i ripidi canali delle Dolomiti rimangono il suo terreno preferito.

La guida propone anche la versione del testo il lingua inglese.

Descrizione

Questa seconda edizione raccoglie una scelta degli itinerari più interessanti delle Dolomiti centro-orientali, in un’area che spazia dalla Marmolada alle valli attorno al Sella, fino al Passo Falzarego e alla conca Ampezzana. Le discese sono suddivise in 8 capitoli.

Il capitolo I è dedicato alla Marmolada, la cima più alta delle Dolomiti. Qui gli itinerari, esclusa la difficile discesa nel vallone d’Antermoia, si sviluppano prevalentemente sui pendii aperti del ghiacciaio, comodamente servito dalla funivia che sale fino a 3250 m. della stazione di Punta Rocca. Si tratta di un terreno ideale per il freeride e spesso vi si trova una neve di ottima qualità, ma che è anche molto esposto al vento, che in poche ore può rovinare la magia e creare pericolosi accumuli. Gli itinerari che iniziano invece dall’impianto di Pian dei Fiacconi, sono più scialpinistici e consentono di prolungare l’attività fino a primavera inoltrata.

Il capitolo II descrive le discese che si sviluppano a partire dalla cresta di roccia vulcanica che separa la Marmolada dalla valle di Arabba. La maggior parte di esse si sviluppa su terreno aperto e nel bosco e molti itinerari sono nuovi, mentre altri, come valle Ornella, stanno ormai diventando dei classici della zona grazie ad un innevamento sempre abbondante e neve soffice quasi garantita.

Da non perdere le traversate scialpinistiche nel gruppo del Sassolungo, capitolo III, che consentono di entrare in uno degli ambienti più suggestivi in Dolomiti. Per gli amanti del ripido invece, sarà il canale Nord del Sassopiatto ad attirare l’attenzione. In questo capitolo è stata inserita anche la traversata della Furcia Neigra, attorno al gruppo del Colac, poco frequentata, ma molto interessante.

Nel capitolo IV viene descritto il gruppo più importante, quello del Sella, che con i suoi canali stretti tra le rocce è l’icona stessa dello scifuoripista in Dolomiti e che con il suo terreno articolato permette infinite varianti e possibilità di discesa. La Val Mesdì, la Val Lasties e la Forcella Pordoi sono le discese più famose e vengono percorse da numerosi sciatori, al punto da essere spesso simili ad una pista con le gobbe. Negli ultimi anni anche la val Setus e la val Culea sono tracciate sempre più spesso, ma per fortuna vi sono molti altri itinerari ancora avventurosi e solitari.

Nel capitolo V sono raccolti gli itinerari che partono dalla Val Badia e che comprendono fuoripista molto facili, itinerari di scialpinismo con salita breve e tre difficili canali. La Valscura del Sassongher, in particolare, è diventata negli ultimi anni una classica dello sci ripido conosciuta anche a livello internazionale per le foto della sua linea, apparse su diverse riviste.

Il capitolo VI descrive le più interessanti possibilità dell’area Lagazuoi – Cinque Torri. Alcuni sono dei classici, come i canali del Col dei Bos, il Cadin di Fanis, i boschi delle Cinque Torri... ma la traversata scialpinistica della forcella Grande, le due dirette, la forcella Salares e ancora l’itinerario Armentarola nord e Croda Negra non sono mai state descritte prima. Un’area molto varia ed interessante ancora poco frequentata.

Spostandoci verso Cortina d’Ampezzo ecco il capitolo VII dedicato alle maestose Tofane e alla zona del Faloria. La scelta qui spazia dalla grande cima, con la salita scialpinistica alla Tofana di Rozes, alle famose discese del Bus de Tofana, vallon de Raola, Sci 18 e val Orita. Non sono descritti invece i ripidi canali di Ra Valles, che finiscono proprio sopra le piste, con conseguenti problemi di divieti ed ordinanze.

L’ultimo è il capitolo VIII, dedicato al gruppo del Cristallo. Tutti gli itinerari qui hanno caratteristiche di alta montagna e nessuno è facile... anche le più conosciute Creste Bianche hanno un accesso difficile ed alpinistico. Per gli amanti dello sci ripido è però una delle zone più interessanti in Dolomiti, con lunghe discese tecniche in ambiente isolato e severo.

In generale si è scelto di descrivere discese che si sviluppano ad una certa distanza dagli impianti, sia perché il fuoripista è spesso vietato nelle aree limitrofe ad essi, ma soprattutto perché (nonostante i divieti) i pendii più vicini alle piste sono sempre molto tracciati in quanto percorribili a vista. Molti itinerari richiedono inoltre una salita, a volte anche lunga, per raggiungere il punto dove comincia la discesa o presentano delle difficoltà alpinistiche; quasi tutti si svolgono inoltre su terreno d’alta montagna. E’ importante quindi affrontarli con preparazione ed esperienza o meglio ancora rivolgendosi a una guida alpina per effettuarli.