Da Malga Ilme V.Fredda al Rif. Fiori del Baldo - 10 Febbraio 2006

Malga Val Fredda Il Carega alle nostre spalle Gigio prima del bosco Ora si comincia a salire, Luigi guarda la pendenza Si inizia a vedere il Rif. Fiori del Baldo e Chierego
Gigio Silvano Luigi, Silvano e Gigio - Piccola sosta Siamo quasi sulle creste Intravediamo l'aquila
Eccola sopra al rifugio Ora siamo sulle creste - L'aquila sta ancora volteggiando Ecco il Lago di Garda Si sale ancora, neve sempre più ghiacciata L'Adamello e Presanella
I Rif. Fiori del Baldo e Chierego, a destra  Cima Telegrafo Mario e Silvano Mario e Gigio finalmente sulle creste Anche Mario e Silvano sono arrivati Ecco finalmente anche Luigi
Gigio, sullo sfondo il Lago di Garda Inizia il ritorno Sullo sfondo Sirmione Qui cominciano i problemi con i ramponi Luigi, eterno ultimo
Nuovamente sulle creste Una bella foto ricordo Le prime ombre pomeridiane Ultimo sguardo verso il Lago di Garda Le creste
Un ultimo sguardo verso i rifugi... ...e poi giù Piccola traversata Nel fondovalle Malga Ilme Al centro il Cornone di Blumone
Tra poco si inizia a scendere Questa volta sono l'ultimo a scendere Gigio non cede e riprova i ramponi Siamo quasi a valle Eccoci a valle

Finalmente!! Dopo aver portato a spasso i ramponi nello zaino per non so quante volte è arrivato il momento di usarli. Siamo i soliti Mario, Luigi, Gigio e il sottoscritto. 

Dopo vari rinvii si decide di partire venerdì 10 Febbraio. Meta il Monte Baldo. Chiedo informazioni sullo stato della neve agli amici di Lupisuimonti (ci sono stati in notturna) e la risposta è che la soluzione migliore sono i ramponi perché la neve è molto dura. La salita dalla Val Fredda presenta alcuni tratti ripidi ed è consigliabile appunto  l'uso dei ramponi. 

Partenza alle 7. Alle 8 e 15 siamo a Malga Ilme. Normalmente si può arrivare in automobile fino a Malga Val Fredda dove parte il sentiero naturalistico ma oggi non si può andare oltre in quanto la strada è ghiacciata e impraticabile. Lasciata la vettura a Malga Ilme ci incamminiamo per 20 minuti circa attraverso il bosco verso l'imbocco del sentiero fino a giungere a malga Val fredda dove siamo costretti a calzare i ramponi in quanto il sentiero si fa ripido e molto ghiacciato. 

E' una giornata bellissima e neanche tanto fredda. Mi tolgo guanti e passamontagna, il sole illumina già i due rifugi: il "Fiori del Baldo" e il "Chierego". A metà strada siamo superati da un escursionista con ciaspe. Noi come al solito facciamo parecchie soste quasi sempre per fotografare. Appena arrivati sul dosso dove il sentiero prosegue sulle creste, avvistiamo l'aquila che sorvola a bassa quota i due rifugi. Riusciamo a scattare alcune foto dopo di che prende quota e svanisce dietro la vetta del Colsanto. 

Dopo circa due ore di cammino arriviamo al Rif. Fiori del Baldo dove ci accoglie il gestore Adriano che molto gentilmente ci illustra il meraviglioso panorama che ci circonda. Da qui si vedono tutte le Alpi: dall'Adamello fino al M.Rosa. A nord-est i monti Lessini e il gruppo del Carega; ad Ovest il Pasubio talmente vicino che ci sembra di toccarlo, il Garda con la penisola di Sirmione. 

Tra me e Mario è in corso una gara a chi scatta più foto. Sul Baldo ci veniamo spesso vista la vicinanza ma tutte le volte ci sorprende per i grandi paesaggi. 

La nostra intenzione era di arrivare fino al Telegrafo ma purtroppo prima di partire non abbiamo trovato un negozio di alimentari aperto per rifornirci dei soliti panini, così vista l'ora decidiamo di farci due spaghetti al Fiori in compagnia del gestore. Dopo un caffè e un buon grappino ci sediamo fuori sulle panche al sole caldo. Chi chiacchiera e chi schiaccia  un pisolino. Verso le 14 ci infiliamo i ramponi e cominciamo la discesa. Purtroppo per Gigio le cose non girano nel modo giusto, dopo due passi gli si sgancia un rampone. Lo riaggancia pensando di non averlo fatto bene prima. Dopo dieci metri ci risiamo e così per diverse volte fino a quando decide di appenderli definitivamente allo zaino. 

Il ritorno potrebbe essere veloce ma purtroppo Gigio deve fare attenzione a dove mettere i piedi. Si deve aiutare molto con i bastoncini specialmente per il primo tratto molto ripido. Arrivati nel bosco il passo va via velocemente. 

Arriviamo all'automobile in un ora e mezza dopo innumerevoli sfottò nei confronti di Gigio e dei suoi super tecnologici ramponi. 

Durante il viaggio di ritorno in automobile mi accorgo che nessuno è stanco. Si parla solo del problema ramponi e nessuno si addormenta. Vorrà dire che la prossima settimana cercherò un itinerario molto più impegnativo e soprattutto senza ramponi.

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Musica di sottofondo: "Vivere" - Vasco Rossi